Teoria musicale: Gli intervalli

Attraverso il suono la musica è in grado di suscitare diverse emozioni e modificare il nostro stato d’animo. Il linguaggio musicale è vasto, ma tutto parte da un elemento: l’intervallo.

COS’È UN INTERVALLO?

Per intervallo si intende la distanza tra due note. Per contare un intervallo si parte dalla nota più bassa a quella più acuta anche se quest’ultima viene suonata prima. Quando la nota bassa è posta prima di quella acuta l’intervallo è discendente, mentre viceversa l’intervallo si chiama ascendente. 

Se ci si basa sulla scala maggiore l’intervallo di 1°, 4°, 5°, 8° vengono detti giusti, mentre quello di 2°, 3°, 6° e 7° vengono detti maggiori. 

Un intervallo giusto se alzato di un semitono diverrà un intervallo aumentato o eccedente. Se abbassato di un semitono diverrà diminuito.

Un intervallo maggiore alzato di un semitono diverrà un intervallo aumentato o eccedente. Se abbassato di un semitono diverrà un intervallo minore.

Un intervallo minore alzato di un semitono diverrà un intervallo maggiore. Se abbassato di un semitono sarà un intervallo diminuito.

ANALIZZIAMO I TIPI DI INTERVALLO

=  detto anche unisono è la distanza più piccola che può intercedere tra due note.

2° minore = distanza di un semitono.

2° maggiore = distanza di un tono.

3° minore = distanza di un tono e mezzo.

3° maggiore = distanza di due toni.

4° giusta = distanza due toni e mezzo.

4° aumentata o 5° diminuita = detto anche tritono la distanza è di tre toni.

5° giusta = distanza di 3 toni e mezzo.

6° minore = distanza di 4 toni.

6° maggiore = distanza di 4 toni e mezzo.

7° minore = distanza di 5 toni.

7° maggiore = distanza di 5 toni e mezzo.

8° giusta = detta anche ottava corrisponde a 6 toni di distanza.

APPLICAZIONI PRATICHE

Come già detto l’intervallo è la particella che sta alla base di tutto il linguaggio musicale, lo troveremo nella costruzione delle scale e degli accordi, quindi è un argomento che va compreso a fondo. 

Un esercizio che puoi svolgere è quello di trovare sul tuo strumento tutti gli intervalli che abbiamo analizzato e cercare di interiorizzarli e carpirne le sonorità utilizzandoli su una backing track di tuo interesse.

Si potrebbe quindi procedere dicendo che la musica che ascoltiamo tutti i giorni, non è altro che il susseguirsi di intervalli che generando diverse sonorità ci suscitano diverse emozioni.

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